Mangano, dalla stalla alla spa

Gli eredi dello stalliere di Arcore possiedono due cooperative a Milano. Dove il boss latitante Nicchi avrebbe incontrato loro parenti e dipendenti. Anticipazione dell’articolo di Paolo Biondani, in edicola domani sull’Espresso.

Per Marcello Dell’Utri è «un eroe», morto in carcere pur di non accusare ingiustamente lui e Berlusconi. Per i magistrati, invece, era un boss di Cosa nostra, trafficante di eroina già nel 1980 e mandante di omicidi anche nei primi anni ’90. Sembra una storia del passato, quella di Vittorio Mangano, il pregiudicato palermitano che a metà degli anni Settanta lavorò e abitò per lunghi mesi con la sua famiglia nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore. Un vecchio affare di mafia che continua a contrapporre le verità comprovate da giudici come Giovanni Falcone e l’innocentismo di Berlusconi e Dell’Utri, che è tornato a definirlo «eroico» anche pochi giorni fa. Ora, però, c’è una nuova ondata di indagini che riporta in prima linea il clan di Mangano. Una svolta che non nasce dalle rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza, chiamato a deporre in appello dopo la condanna a nove anni inflitta a Dell’Utri in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. Le nuove inchieste riguardano i boss di oggi. E chiamano in causa gli eredi del padrino morto nove anni fa. I suoi parenti più stretti.

 Loredana Mangano, la figlia maggiore di Vittorio, è cresciuta al Nord,  ma ha sposato un siciliano doc, Enrico di Grusa, arrestato il 17 giugno ’98, dopo quattro mesi di clandestinità a Milano, e condannato per mafia e droga. Ora anche suo fratello, Alessandro Di Grusa, è stato condannato a 12 anni. Il tribunale di Palermo, pochi giorni fa, lo ha dichiarato colpevole di aver favorito la latitanza di Giovanni Nicchi, un boss che a soli 28 anni è considerato dai pm «l’astro nascente di Cosa nostra». Alleato con le storiche famiglie italo-americane, le stesse con cui Vittorio Mangano gestiva i traffici di eroina della «Pizza connection», Nicchi ha tentato una clamorosa scalata alla Cupola, scontrandosi con i Lo Piccolo. Tuttora è nella lista dei 30 latitanti più pericolosi. E ora si scopre che si era nascosto a Milano. Protetto dal cognato di Loredana Mangano.

 A parlare di Nicchi sono almeno tre nuovi pentiti, ma la condanna di Di Grusa si fonda anche su riscontri fotografici. Tutto parte dalla spettacolare rapina del 2008 alla gioielleria Damiani di Milano. I capi della banda sono siciliani. E a un arrestato la polizia sequestra le foto di una festa con Nicchi a Milano. Qui, secondo i pentiti, il latitante ha incontrato, oltre al cognato, alcuni dipendenti di Loredana Mangano. Con le sorelle Cinzia e Marina e con la madre Maria Anna Imbrociano, infatti, la figlia di Vittorio Mangano controlla due cooperative, la Cgs New Group e la Csi Milano,  con sede in via Romilli. Nel 2008 hanno incassato 3 milioni con appalti di ortofrutta, pulizia e trasporto merci. Gli uffici sono disegnati da un architetto alla moda. La filiale di Palermo, gestita da Marina Mangano, è allo stesso indirizzo da cui il padre, 29 anni fa, parlava di cavalli con Dell’Utri. Il sito internet è ricco di citazioni sulla qualità dei «prodotti bio» e la «professionalità del personale». Come direttore tecnico della Cgs figura però Daniele Formisano, cugino delle sorelle Mangano, assunto dopo aver scontato una condanna per 300 chili di droga. Fino all’anno scorso la Cgs aveva sede in viale Ortles 16, allo stesso indirizzo di una cooperativa omonima, liquidata da un ex collaboratore, Giuseppe Porto. Un uomo dai mille contatti. Dieci anni fa era il braccio destro di un amico di Dell’Utri: un imprenditore messinese condannato per corruzione. Nei mesi scorsi incontrava un manager calabrese ora a processo per la cocaina all’Ortomercato. Ma la polizia ha riconosciuto Porto anche nella foto degli amici siciliani che nel 2000 portavano la bara ai funerali di Vittorio Mangano.

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16 risposte a Mangano, dalla stalla alla spa

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  2. looka76 ha detto:

    un caso che nicchi sia stato preso proprio oggi?!?

  3. benedetto ha detto:

    continuerò la preghiera anche alla befana.
    mi dispiace per chi non ha avuto la fortuna di conoscere i periodi quando in italia si potevano fare progetti futuri. io li ho fatti e il risultato è stato come da progetti dalla sicurezza e diritto al lavoro.

  4. benedetto ha detto:

    pregherò il prossimo Bambino Gesù se per il nuovo anno potrebbe regalarmi politici diversi. mi sono stufato di vederli e sentirli quotidianamente sempre in ogni trasmissione televisiva. e; chiederò a mia moglie se scassiamo i televisori e giochiamo a carte la sera. e giocando scomettiamo come passare la nottata. benedetto.

  5. samba ha detto:

    @simba, ahi ahi, siamo alle solite, quando non avete argomenti perche’ il marcio galleggia e puzza allora spargete m…. tutto intorno cosi’ forse ne resta un po’ addosso a chi sta provando ad aprirvi gli occhi. in una parola: PA TE TI CO

    @autore: ahi ahi, citare le fonti no eh ?

    @tutti: simba è solo un troll, probabilmente pagato. e’ impossibile che uno dica imbecillaggini simili gratis

    • ciccio ha detto:

      hai ragione, e se guardi negli altri thread c’è sempre qualcuno che inizia flame: per me è la stessa persona … (guarda e ridi in “Caro Papi Natale”)

  6. silenzio ha detto:

    in un paese normale un decimo di quanto pubblicato se fosse vero manderebbe a casa il politico coinvolto e i suoi ministri. In un paese normale ……..

  7. stef7 ha detto:

    @simba36: ma esiste un colore per ste porcate? Cambia se l’etichetta è rossa o nera? e’ più importante un colore o il fatto che dei nostri politici di “rilievo” chiamino eroi dei pluripregiudicati mafiosi?
    Ci sarà un giorno in cui la gente capirà che questa informazione non è politica ma è volta alla tutela sociale per il futuro dei nostri figli? O forse è meglio continuare a distrarsi con tette e culi dei tg di Studio Aperto che ci tiene quotidianamente aggiornati sul grande fratello e su come stanno le veline in giro per il mondo?

    bye

  8. Franco ha detto:

    a simbà! ci sei o ci fai?

  9. Pennasfera ha detto:

    caro Simba36 ogni volta che fanno una porcata l’unica difesa invocata è guardare al peggio? Certo il meglio non potrebbe reggerlo.
    così tu stesso confermi che si può solo andare al ribasso con ‘sti peperoni marci
    avversari di chi? non certo di correnti politiche.
    Il vero avversario è e deve essere la Civiltà e non credo proprio abbia intenzione di abbassare il suo livello per una sfilza di stronzi.

  10. clo ha detto:

    Con il senno di poi mi viene da affermare che la classe dirigente travolta da tangentopoli aveva un’impronta “turistica” rispetto a quella attuale.
    Mi auguro che la magistratura abbia ancora la forza di avviare un’operazione partitopoli/mafiopoli indispensabile per rimettere in carreggiata il nostro paese.
    Tuttavia mi rincresce constatare che a buona parte dei miei concittadini non frega una mazza, prova ne è le deliranti considerazioni di “simba36”.
    Buona giornata.

  11. Principe ha detto:

    Il marcio c’è in tutti i partiti, ma se Lei vota Lui non credo che possa permetterSi di farCi la morale.
    Affanculo Lei ed i Suoi sodali.
    Cordialmente.

  12. simba36 ha detto:

    Mi hanno riferito che il terremoto di Aquila è stato programmato ed organizzato da Berlusconi.
    Vergognatevi!!!!
    Siete solo capaci di infangare gli avversari!!
    Ex paesi comunisti docet.
    Guardate in casa vostra scoprirete tonnellate di m…..
    Cosa ne pensate degli eventuali rapporti con la mafia delle coopertive rosse che hanno potuto realizzare lavori per miliardi di Lire in Sicilia ?
    Nessun politico “rosso” invischiato??
    Guardate i vostri travi se siete onesti.
    Cordialità

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